Non so se sai che Bulgari ha inaugurato la Domus Bulgari, un piccolo museo che ospita alcuni suoi gioielli appartenuti alle star e pezzi unici che raccontano la storia della famosa maison.
Al piano superiore della storica boutique romana di Via Condotti, ristrutturata l’anno scorso in occasione del suo anniversario, le 2 sale della Domus Bulgari cercano di ripercorre 130 anni di gioielleria.
Ovviamente la curiosità di entrare nel piccolo museo prezioso mi ha travolta in pieno e ho attivato subito i miei contatti per riuscire nell’impresa. Certo, cosa ti aspettavi, che la Domus Bulgari fosse liberamente aperta al pubblico??
Il corto di Paolo Sorrentino
Hai visto il cortometraggio di Paolo Sorrentino The Dream dedicato al 130° Anniversario di Bulgari? Se hai notato, quella scala con una parete di ferro dal motivo geometrico è l’accesso alla Domus Bulgari.
La protagonista del corto è una sospirante Valeria Golino nelle vesti di una moderna Beatrice che indossa i gioielli Bulgari Serpenti. E’ notte e lei vaga spaesata nella nuova boutique di Bulgari rappresentata come un luogo onirico, tra giovani genitori morti, bambini, ballerine e improbabili anime rubate al tempo.
Ora, non ho ben chiaro quale fosse l’obiettivo di Sorrentino, a me sinceramente ha ingenerato una certa dose di ansia questo vagare senza meta tra le stanze buie della maison.
Così ho deciso di andarci anche io nella Domus Bulgari, di persona e di giorno però! E indovina con chi ho visitato il piccolo museo? Niente popò-di-meno che con un gruppo di dipendenti Bulgari che non avevano ancora avuto modo di accedervi. Che emozione.
Domus Bulgari e Roman Heritage
La Domus Bulgari è stata realizzata in occasione della ristrutturazione della boutique di Via Condotti ad opera dell’architetto Peter Marino per il 130° anniversario della maison.
Anche nella Domus Bulgari, infatti, si ritrova lo stesso stile che anima la boutique al piano di sotto. Tra marmi e parquet tirati a lucido, alle finestre ci sono le imposte dell’epoca recuperate e nelle due sale l’arredamento retro-chic ha proprio l’allure di luogo del lusso.
La prima sala della Domus Bulgari è stata allestita praticamente come un salotto in cui è possibile fare anche piccole riunioni. Poltrone e divano abbinati, vetrine con gioielli da collezione, teche con antichi libri e bozzetti storici dell’azienda, mentre alla pareti ci sono le foto che ritraggono star che hanno amato il marchio.
Nella Domus Bulgari è esposta la collezione Roman Heritage, ispirata alla città che tanto successo ha dato alla maison.
Tra i bellissimi gioielli esposti c’è un sautoir anni ’70 con tre monete di epoca Romana (54-68 D.C.) in argento, oro e bronzo raffiguranti l’effigie dell’imperatore Nerone.
Ma c’è anche la collana anni ’90 rivestita di smeraldi, ametiste, zaffiri e diamanti che si ispira alla pianta di Castel S. Angelo.
Un collier di diamanti vorrebbe idealmente richiamare la volta del Pantheon.
E il bracciale Sassi trae ispirazione dalla via Appia, lastricata di rubini, ametiste e acquamarine.
Bulgari e i gioielli da star
Nella seconda sala della Domus Bulgari ci sono solo teche e vicino ai gioielli esposti si possono leggere i nomi del grande cinema.
Tanto per cominciare c’è Elizabeth Taylor, che per i suoi 40 anni ricevette in regalo da Richard Burton un sautoir con zaffiro da 50 carati.
Poi ci sono le spille di Anna Magnani con rubini e diamanti degli anni ’50.
Per non parlare dei gioielli indossati da Ingrid Bergman, Anita Eckberg, Gina Lollobrigida e Sophia Loren.
Ogni teca è un tesoro a più zeri, con gioielli dalle grandi carature, pietre molto colorate che fanno lo stile Bulgari e disegni geometrici.
Insomma, diciamo che nella Domus Bulgari non ci sono certo i gioielli per uscire a fare la spesa. Ma se preferisci puoi andare a comprare il latte con una borsa Bulgari, visto che il brand ha pensato bene di superare la sua antica storia nella gioielleria e sfruttare il suo nome per articoli che poco hanno a che fare con i gioielli (tranne forse i prezzi nel caso delle borse).
Dai profumi agli occhiali, dagli alberghi all’arredamento, Bulgari non è più solo un marchio di preziosi, ma soprattutto un prezioso marchio commerciale.
La Domus Bulgari magari servirà anche a questo: a ricordare come tutto cominciò, quando l’arte del gioiello non era stata ancora del tutto sedotta dall’arte del marketing.
Una curiosità finale
Anche se ti ho detto che la Domus Bulgari si articola in 2 stanze, in realtà ne abbiamo visitata anche una terza: la stanza da bagno. Si si, hai letto bene. Che dirti, ci hanno tenuto a mostrarci quanto sia stato ben ristrutturata anche la toilette del piccolo museo.
Per carità, io sto cercando casa e quindi ogni spunto su possibili ristrutturazioni è ben accetto, ma ammetto che mi ha fatto un po’ effetto turista giapponese fotografare quello che normalmente considero un ambiente abbastanza intimo.
Mi torna in mente una canzone di Fabrizio De Andrè, quando diceva che da quello nascono fiori e che dai diamanti non nasce nulla. Chissà se avesse usato il water della Domus Bulgari cosa avrebbe cantato…
P.S. Se anche tu hai una passione per i gioielli segui le news sulla mia pagina Facebook e non perdere le mie foto su Instagram!
Tempo di lettura: 4 minuti
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI