Qualche giorno fa stavo passeggiando nel centro capitolino a caccia di ispirazione, mantenendo l’occhio vigile sulle vetrine, quando mi sono imbattuta in una piccola boutique: Uno de 50. Uno di 50, ma in che senso? Una produzione limitata? Allora è manifattura artigianale? Spagnola?
Ora, aldilà della mia congenita tendenza a pormi (troppe) domande, sta di fatto che dovevo cercare le risposte. Non mi restava che entrare nel negozio.
Lo stile di Uno de 50
Mentre le due commesse indaffarate servivano le clienti, sentirle parlare un inglese comprensibile per gli stranieri mi ha quasi commosso. Sebbene la pronuncia non fosse perfetta, c’era tanto impegno dietro. Normale al centro di Roma, penserete. Non direi: a parte le madrelingue, trovare un buon inglese è raro quasi quanto sentire azzeccare la pronuncia delle vocali aperte e di quelle chiuse!
Ma veniamo a noi. L’allure un po’ folk delle maxi creazioni di Uno de 50 mi fa pensare ad uno stile gitano in versione metropolitana: grandi anelli con pietre, lunghe collane anche con grandi ciondoli e girogola con tanti ciondolini.
E poi bracciali a più fili, orologi maschili, orecchini pendenti e cinture in cuoio con fibbie particolari.
I disegni sono semplici ma l’effetto è proprio quello dell’handmade, un’artigianalità manuale (100% spagnola dicono) che rende impossibile realizzare 2 oggetti perfettamente identici o assolutamente perfetti (dicono).
Materiali e prezzi di Uno de 50
I materiali sono vari e colorati, e ricordano un po’ la terra in cui il brand è nato: Madrid. Swarovski colorati, resine dipinte a mano, cristalli di Bali, vetri di Murano, perle sintetiche e cuoio argentino vengono usati per decorare il peltro, una lega metallica di stagno (min. 90%) e altri metalli (antimonio, rame o bismuto). Le creazioni vengono poi placcate in argento 15 mircron.
Come? I prezzi? Mediamente dai 50 ai 200 euro, mediamente.
La donna Uno de 50
Lo sapete, per me il gioiello è un must per un look femminile ed elegante. Un gioiello può far intuire tanto della vostra personalità a chi vi osserva. Tuttavia ci sono alcune occasioni in cui si può indossare anche un accessorio meno prezioso (considerati i materiali) purchè, però, sia particolare, originale e non dozzinale.
Ecco, guardando le creazioni di Uno de 50 penso ad una donna (e dai 30 siamo autorizzate a pensare di esserlo!) un po’ radical-chic e modaiola, che oltre ai gioielli ogni tanto si concede un accessorio sfizioso e divertente per un outfit casual da giorno. Penso a un paio di jeans o a dei pantaloni oversize con una camicetta fru-fru, ad un vestitino semplice e leggero, ad un paio di skinny pants con una maglia morbida. O a look ancora più da mattinata estiva al mare: pantaloncini, lunghe maglie, o magari un bel caftano. Ecco, in queste occasioni ci vedo bene una lunga collana del brand spagnolo oppure una corta con tanti ciondoli, più bracciali al polso o un grande anello colorato (per l’accostamento con gli swarovski ho ancora qualche perplessità però).
Nella boutique, intanto, l’effervescente Silvia cerca di rispondere a tutte le mie domande: povera, manco dovesse vincere un quizzone televisivo! Ma per scoprire qualcosa di più stuzzicante devo attivare i miei canali di ricerca.
Curiosità preziose dalla Spagna
Trovo il bandolo della matassa: Uno de 50 è nato da un’idea di Concha Díaz del Río, appassionata sin da ragazzina per il restyling fai da te e poi diventata designer. Stanca di creare accessori commerciali per Mango e Zara, la mitica Concha decise nel 1997 (a 33 anni!) di creare un suo brand alternativo, per accessori moda diversi dal solito. E visto che la sua specializzazione erano le cinte, fu proprio agli artigiani della pelle che si rivolse per la realizzare le sue idee.
All’inizio le risposero che era pazza (touchè), ma considerato che a distanza di quasi 20 anni Uno de 50 ha aperto 70 store sparsi per il mondo, Concha c’aveva visto lungo!
Trovo assolutamente creativa (e azzeccatissima) la scelta del marchio Uno de 50, per indicare che la produzione era di massimo 50 pezzi per ogni creazione, numerati sul lucchetto simbolo del brand. Un lontano ricordo ormai visto che il suo mercato si è decisamente allargato, anche se il lucchetto è rimasto. Oggi solo le edizioni limitate sono numerate, ma vi confesso che i pezzi che ho visto non mi hanno colpito tanto da giustificarne il prezzo (mediamente 400-500 euro).
Diciamocelo, in un mercato massificato e globalizzato è stata una grande trovata puntare sulla sensazione di un accessorio fatto a mano!
Uno de 50, a dirla tutta, mi fa tornare in mente quei mercatini sfiziosi che sono sempre curiosa di visitare quando viaggio, sperando di trovarci qualcosa di particolare e artigianale.
A questo punto, però, ho una domanda da farvi: chi di voi mi svela il segreto per un immediato teletrasporto a Formentera?? Immediato però!!!
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Bè…nella descrizione di outfit e tipologia di donna mi ci ritrovo benissimo. Una giusta via di mezzo tra un passato un freek e un oggi più “moderato”. Bellissimi i bracciali…gli anellazzi un pò meno. Mi danno sempre la sensazione di eccessivo…
Bella lì molù! 🙂
E’ evidente: reminiscenze frikketons in equilibrio con tendenze bon-ton… Bella lì, radical-chic 🙂
Questi non li conoscevo proprio. Grazie Molù. Per Formentera immediata devi solo prendere una Delorian e raggiungere le 88 miglia orarie 😉
Perfetto: c’era una Delorian parcheggiata nel mio garage qualche giorno fa (sul serio)! E io che perdevo tempo a cercare Spock su facebook per chiedergli l’amicizia 😉
Ok molto chic
Ok Miri, tres bien 😉
Spettacolare
Vorrei comprare un bracciale u o de 50 mio fell x foto
Ciao Cristina! Mi fa piacere che il mio articolo sui gioielli Uno de 50 ti sia piaciuto tanto, mi occupo di recensire e non anche di vendere i loro prodotti. Sorry!