Inizia la primavera e con i primi soli ritorna la voglia di corallo.
Già nell’antichità era considerato un materiale magico e pieno di mistero. Animale nell’acqua e minerale all’aria, per greci e romani era un simbolo di ambivalenza. Da millenni è usato come talismano, un porta fortuna…ma anche uno scaccia-sfighe!
Il corallo montato con l’oro oppure in abbinamento all’argento il gioiello con corallo è un classico di cui non si può fare a meno. Il corallo è una pietra giovanile, adatta a tutte le età e soprattutto intramontabile, anche per questo è sempre più una fortuna possederlo!
Il più pregiato è il corallo sardo -colore rosso cupo- ormai introvabile e carissimo. L’inquinamento dei mari e la pesca selvaggia degli ultimi cinquant’anni lo hanno reso ormai raro e carissimo. Ma vale sempre la pena farselo regalare!
Per i gioielli con questa fantastica pietra è perfetto sia l’accostamento con l’oro giallo sia con quello bianco. In quest’ultimo caso, il top è rosa chiaro – c.d. pelle d’angelo-, giapponese e contornato da piccoli diamanti.
Fabrizio De Andrè cantava di “attraversare litri e litri di corallo per un posto che si chiamasse arrivederci“. Il mio consiglio è di attraversare il Tirreno per andare in Sicilia, decisamente meno faticoso!
La Fondazione Puglisi Cosentino ha organizzato “I grandi capolavori del Corallo”, un’interessante iniziativa sui più straordinari capolavori dell’antica arte del corallo rosso in Sicilia tra il XVII e il XVIII secolo, riuniti per la prima volta in un’unica grande esposizione.
Prendete nota: a Catania fino al 5 maggio e poi a Trapani dal 18 maggio al 30 giugno. Un evento da non perdere per gli appassionati, ma anche per i neofiti.
E visto che siete da quelle parti, deviate su Taormina per farvi accarezzare dal primo sole della stagione estiva 2013.
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