La prima volta che ho visto i gioielli Rosato è stata nel 2005: ero con mio padre a Milano in una fiera di settore e i bracciali a catena con i ciondoli a forma di borse attirarono la nostra attenzione.
L’idea dei ciondoli di Rosato
L’idea dei ciondoli con cui arricchire le catene non è certo un’invenzione di Rosato, ma i soggetti che utilizzava erano originali. L’idea di piccoli gioielli in oro e smalto colorato era interessante e le borse in miniatura da portare al braccio ci sembrarono un richiamo glam per ogni donna.
Rosato all’epoca era un marchio di oreficeria aretina ancora poco noto, ma decidemmo di rischiare. Un’altra delle nostre sfide: far conoscere al pubblico un prodotto che aveva un’idea su cui investire e un design originale. Il tutto espresso attraverso l’arte orafa.
Da allora all’azienda toscana sono successe tante cose, ma quando mi capita di vedere una pubblicità dei gioielli Rosato sulle riviste provo una certa soddisfazione.
In onore dei vecchi tempi ho deciso di andare a curiosare in uno dei concept store di Rosato. Interno semplice, moderno e con un’idea carina: esporre singoli ciondoli in piccoli riquadri illuminati posti sulle pareti.
I temi e i prezzi dei charms in oro
I temi dei charms Rosato in oro nel tempo sono aumentati. Le originarie bags si sono moltiplicate e, nella migliore usanza femminile, sono stati creati anche tanti modelli di scarpe da abbinare. Una debolezza femminile alla quale, ammetto, anch’io faccio fatica a resistere, quando ci provo.
I prezzi dei ciondoli abbinabili alle catene in oro 18 kt sono vari. Per ogni ciondolo si può spendere da poco meno di 500 euro fino anche a più di 2.000 euro. Per le catene dei bracciali si parte da poco più di 1.000 euro fino ad un massimo di € 1.590,00. Per le collane in oro si può arrivare, invece, fino a € 1.890,00.
La giovane commessa del concept store nota la mia espressione perplessa di fronte ai prezzi. Ammetto di non aver fatto molto per nasconderla. Un bracciale in oro con diversi charms costicchia non poco, le dico. Conviene anche lei, la realtà non si può negare.
Ma a suo parere ci sono 2 importanti elementi da considerare: l’aumento del prezzo dell’oro e il costo della manifattura. Lei sostiene che tutti i ciondoli siano fatti a mano. Forse intende dire che sono rifiniti a mano, che è un’altra cosa.
Sento il rumore delle sue unghie sugli specchi e mi impietrisco d’improvviso. La ragazza ha lo smalto rosso sbeccato! Non mi resta che fingere di credere alle sue spiegazioni sui prezzi per porre fine a quella vista. Ho gli occhi troppo sensibili, lo ammetto.
I charms di Rosato in argento
La giovane commessa, nella sua incoscienza, si affretta a propormi un’alternativa alla linea in oro: i gioielli in argento di Rosato. Messa da parte l’idea di suggerirle l’utilizzo immediato dell’acetone, concentro lo sguardo sugli oggetti.
Una bag in argento non supera il costo di € 135 e una scarpetta quello di € 116. Anche le catene hanno ovviamente prezzi più contenuti rispetto all’oro. Per i bracciali non si spendono più di € 120 e per le collane meno di 100 euro.
Carina la linea in argento my friends, dedicata alle diverse razze di cani. Peccato io abbia un gatto, però.
Uscendo dalla boutique mi torna in mente una frase di Coco Chanel: l’eleganza non consiste nell’indossare un vestito nuovo. E neanche uno smalto sbeccato, aggiungerei.
Tempo di lettura: 3 minuti
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Come ogni settimana arriva la mia critica seeeeempre costruttiva con un piccolo suggerimento 😉
Ma perchè in questo tipo di concept store (che solo il nome fa venire i brividi!) non decidono di far utilizzare dei guanti: 1. Per fare in modo che il gioiello sia sempre lucido e mostri tutto il suo splendore, 2. Per fare in modo che il cliente si soffermi solo su quello che gli viene mostrato….e non sullo smalto sbeccato!!! 😉
La verità è che questi gioielli mi piacciono tanto scarpe scarpe scarpe ♥