Avrete notato che nel periodo estivo non c’è gioielleria che non esponga almeno un gioiello con il corallo. Da sempre è considerato la pietra cult dell’estate, anche se in alcune particolari nuance di colore si può usare tranquillamente anche in inverno.
A Taormina le vetrine sono piene di fili di corallo e creazioni anche molto originali. Lo scorso weekend ero in Cilento e anche lì non mancano i gioielli con il corallo di Torre del Greco, una delle più famose località di lavorazione di questa pietra.
Vi avevo segnalato un’interessante mostra sul corallo in Sicilia, ma per soddisfare la curiosità di Super-Vivi e di chi come lei subisce il fascino di questa meravigliosa pietra, eccomi qui a parlarne ancora. Con immenso piacere, sia chiaro.
Il corallo e la sua antica storia
Il corallo è una delle pietre preziose più antiche dell’umanità. Pensate che era usato come ornamento fin dai tempi della preistoria e sono stati trovati gioielli in corallo in tombe celtiche risalenti all’età del ferro.
Greci e romani ne andavano matti e a distanza di millenni anche il mondo della moda è rimasto stregato dalle sue tonalità. Il corallo, con declinazioni che vanno dal rosso all’arancione, è una delle pietre di tendenza per l’estate. Sulle passerelle lo abbiamo visto abbinato nei modi più stravaganti.
Le peculiarità del corallo
Forse non tutti sanno che il corallo è una vera e propria magia della natura: è una sostanza organica che riunisce forme e caratteristiche del regno minerale, vegetale e animale.
Il corallo viene anche detto albero del mare perché non è altro che uno scheletro calcareo di piccoli polipi marini che vivono in colonie nelle acque calde.
I colori del corallo vanno dal bianco al rosa pallido -c.d. pelle d’angelo- fino ad arrivare al rosso scuro e al nero. Il rosso scuro è la varietà più preziosa, detta anche moro.
Nel nostro Mar Mediterraneo si trova il corallo rosso, con tonalità chiare nel Mediterraneo meridionale e rosso scuro in Sardegna e poche località del Mediterraneo settentrionale. Una dei luoghi in cui c’è una lunga tradizione nella pesca e lavorazione del corallo è Sciacca, in Sicilia.
Il corallo è una pietra preziosa anche perché è ormai piuttosto difficile da trovare a causa dell’inquinamento delle acque, che rende difficile il processo naturale di formazione. Ma non solo: la pesca del corallo è affidata a pochi pescatori esperti e qualificati. Dovete pensare che un buon corallo lo si trova a 90/120 metri di profondità nel mare. In Sardegna, per esempio, si possono raccogliere solo i rami di corallo caduti naturalmente.
Una curiosità: il corallo è considerato un prezioso amuleto portafortuna e anche per questo rientra tra i regali per le neomamme!
Come scegliere i gioielli con il corallo
La rarità del corallo sul mercato la rende una pietra cara e dovete fare attenzione a chi vi offre grandi affari a prezzi stracciati!
Per un acquisto sicuro consiglio sempre di rivolgersi ad un gioielliere di fiducia, soprattutto se si vuole comprare un gioiello impegnativo.
In gioielleria potete trovare il corallo in diverse lavorazioni: cilindri, sfere, semisfere e barilotti. La sua struttura fragile consente di inciderlo e utilizzarlo per piccole sculture, nel qual caso il suo valore è maggiorato. Con il corallo si possono creare anche opere d’arte veramente straordinarie.
Uno dei soggetti classici per questa pietra è il corno portafortuna. Ma è molto usato anche per orecchini, bracciali, anelli e collane.
Il corallo viene tradizionalmente montato con l’oro giallo ed è possibile trovarlo in versioni semplici, oppure in gioielli fantasia abbinato ad altre pietre colorate.
Montato con l’oro bianco è senza dubbio chic, se poi ci sono anche dei brillanti bianchi il gioco è fatto!
Per chi ama i gioielli folk, il corallo allo stato naturale, cosiddetto zingaresco, alternato con elementi in argento è un gioiello molto easy e imperdibile per gli amanti del genere.
Per la versione invernale del corallo, meglio orientarsi sulle nuance più chiare, come il rosa chiaro. Il corallo pelle d’angelo, soprattutto nella tonalità bokè proveniente dal Giappone, è una pietra di una eleganza senza stagioni. Montato sull’oro bianco e magari abbinato a zaffiri blu e brillanti bianchi lascia senza fiato. Credetemi, è un gioiello senza tempo!
Se cercate un gioiello di marca piuttosto che un prodotto artigianale, molte sono le maison che usano il corallo, da Van Cleef & Arpels a Chantecler l’elenco è lungo.
Il finto corallo
Fate attenzione: spesso viene spacciato per corallo naturale il bamboo-coral, che è una pianta marina (coralloide) di colore bianco/grigio colorato di rosso con sostanze chimiche. Il suo valore commerciale è irrisorio rispetto al vero corallo e in più le sostanze usate per colorare questi prodotti sono nocive!
È possibile imitare il corallo anche utilizzando l’avorio vegetale, anche qui colorandolo in modo artificiale. Come sempre, solo un occhio esperto è in grado di individuare la differenza.
Come proteggere i gioielli con corallo
Il corallo è una pietra delicata, quindi fate molta attenzione ad evitare solventi, saponi, cosmetici, profumi e lacche se non volete che il colore si alteri.
Per proteggere i gioielli con corallo seguite i miei consigli, semplici ma efficaci! Potete lucidarlo tranquillamente con olio di mandorle.
Un’ultima curiosità: ricordate Medusa, la creatura mitologica greca che aveva la capacità di impietrire con lo sguardo? La leggenda racconta che quando Perseo la decapitò, il suo sangue a contatto con la schiuma delle onde pietrificò alcune alghe rendendole rosse: nacque così il corallo rosso!
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