I gioielli di Virginia Raffaele




Grande finale per i gioielli Sanremo 2019 di Virginia con un paio di meravigliosi orecchini pendenti Chopard con diamanti bianchi, molto eleganti e preziosissimi. Tra tutti quelli scelti sono quelli che le hanno più illuminato il volto a mio parere, ottima scelta.
Se proprio devo aggiungere un commento finale, mi sarebbe piaciuto vedere un ciondolo con diamanti o una bella collana adatta ad prima serata e agli abiti che ha scelto, che per foggia e scollatura in alcuni casi sembravano sottolineare la “mancanza” di qualcosa. Un gioiello appunto.
I gioielli Sanremo 2019 dei cantanti
Anna Tatangelo ha inaugurato il Festival con un abito pazzesco, ma l’impressione è che i suoi gioielli Sanremo 2019 non siano stati all’altezza dell’outfit e dell’occasione.
Anna si è presentata con una parure di anelli dorati indossati su entrambe le mani. A guardarli da vicino – erano anelli molto sottili e regolabili – ci si riconosceva i modelli di Rue des Mille. Carini, intendiamoci, ma forse non proprio adatti per una prima serata nazionale visto che sono anelli in argento 925, placcati in oro giallo e con zirconi, dal design oltretutto (troppo) semplice forse non erano la scelta più opportuna.
Ecco, i gioielli Sanremo 2019 di Anna Tatangelo ci comunicano un messaggio: sono una donna adulta, ma ho voglia di essere sbarazzina, il che va anche bene, ma se hai la fortuna di essere una bella donna, non è molto più interessante comunicare la tua femminilità adulta? Ma magari abbiamo capito male il messaggio…


Elegantissima anche nella seconda serata in total black, in cui ha sfoggiato come mono orecchino la coppia di orecchini pendenti in oro bianco e diamanti sempre Salvini e sulla mano destra anelli con pietre colorate. Scelte perfette per far illuminare il look nero, complimenti Arisa!
I gioielli dei cantanti uomini a Sanremo 2019
Impressionante la quantità di gioielli a Sanremo 2019 scelti dai cantanti, sarà che io ho già espresso il mio parere sui gioielli che ritengo più chic per un uomo e sapete come la penso.
Sta di fatto che pare che sempre più uomini, anche giovanissimi, non riescano a fare a meno di esprimere il proprio stile attraverso i gioielli e si facciano da testimonial in occasioni importanti come il Festival della canzone italiano.
Prendiamo Achille Lauro, difficile non notare il suo look: non si è fatto mancare nulla, dalla spilla a forma di ragno alla collana, agli anelli a più dita. Sulla preziosità delle sue scelte possiamo anche discuterne, ma è indiscutibile che abbia voluto colpire l’attenzione con oggetti dal design vistoso e che tutta desideri tranne che passare inosservato. I gioielli scelti lo confermano.
Vogliamo parlare di Briga? Praticamente i suoi anelli a Sanremo 2019 si notavano più di quelli di Patty Pravo, e con il passare delle serate sembravano moltiplicarsi.
Francesco Renga, invece, ha puntato su un unico anello vistoso e diversi braccialetti. Anche qui, Francesco voleva dirci qualcosa con questa scelta? Credo di sì, si sente rock e giovane nel cuore, forse come quando il suo amore è nato, per questo vuole che torni a casa, come dice la sua canzone.
Potrei andare avanti a parlare per molto ancora, ma se devo chiudere con un modello maschile di stile maschile io non ho dubbi sul Festival: Claudio Baglioni. Senza anelli, bracciali, collane ma con qualcosa di più prezioso: una voce ancora pazzesca!
Forse troppo serio, forse molto ingessato sul palco, con un modo di scherzare che non fa ridere tutti (e non subito!), ma io mi sciolgo di fronte alle sue parole in canzone.
Mi piacciono gli uomini che cercano le parole giuste per esprimersi, e mi piacciono gli uomini seri, quelli che mantengono le proprie parole. Perché vuol dire che puoi dare loro ascolto, perché le loro non sono solo canzonette.
Certo, se poi un uomo ti fa anche ridere, allora è bingo, non trovate??
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Carissima Molu’, i tuoi commenti sono precisi e puntuali e stigmatizzano purtroppo una carenza di cultura del gioiello che gli imprenditori del settore, ma anche i grandi brand che hanno depredato il nostro Made in Italy non sono all’altezza di cavalcare la storia. Complimenti a te! Giovanni Aliotta
Carissimo Giovanni, ti ringrazio per il tuo messaggio, mi conferma il senso del mio scrivere: essere letta da persone sensibili come te così da contribuire alla diffusione della cultura del gioiello. Chissà che questo possa restituirci pian piano la misura estetica del prezioso. Io ci credo ancora, forse perché sono cresciuta tra i gioielli o forse perché trovo che ci raccontino più di quanto ci si renda conto. Allo stesso modo la loro assenza racconta a volte l’assenza di memoria storica nella nostra cultura moderna. Quanto ai grandi brand e alla promozione del made in Italy, potrei scrivere per ore, ma per ora ti saluto, alla prossima! 😊