Avete notato l’ultima pubblicità degli orologi Longines? Quella con Simon Baker come testimonial, non fate finta di niente che non vi credo!
Aldilà del fatto che l’attore australiano non passerebbe inosservato neanche se ci provasse, sta di fatto che è l’uomo perfetto per rappresentare l’eleganza degli orologi Longines. E vi sfido a negarlo.
La storia del marchio Longines
Detto questo, forse non tutti sanno che la storica casa di orologi non si è sempre chiamata Longines. All’inizio era la Agassiz & Compagnie, dal nome di Auguste Agassiz che la fondò nel 1832 nella cittadina svizzera di Sant-Imier (distretto francofono del cantone di Berna).
E allora come mai si chiama Longines, vi starete chiedendo. L’idea fu merito di Ernest Francillon, nipote di Auguste Agassiz, dal quale ereditò l’azienda e che nel 1866 acquistò alcuni terreni alla periferia di Saint-Imier, vicino ad una una zona denominata Les Longines. Il giovane Ernest puntò tutto sullo sviluppo del marchio, creando una fabbrica nella quale unire manifattura e assemblaggio in un unico processo integrato. E sempre a lui va il merito di aver associato al nuovo nome della maison l’immagine della clessidra alata.
Da allora il marchio ha continuato ad evolversi attraverso nuovi modelli che abbinano un’estetica pregevole ad una costante ricerca tecnologica.
Gli orologi Longines e lo sport
Longines è da anni legata al mondo dello sport, prima con la scuderia Ferrari e ora cronometrando tutte le gare dei mondiali di sci e del torneo di tennis Open di Francia del Roland Garros.
Pensate che questa vocazione ha radici antiche: già nel 1933 l’aviatore statunitense Charles Lindbergh nella sua epica trasvolata di ben 47.000 km aveva al polso un cronografo Longines appositamente creato per quell’avventura!
E proprio in ricordo di quel momento storico nel 2010 la maison svizzera ha rilanciato il modello Lindbergh Atlantic Voyage Watch.
Ora, a parte le peculiari caratteristiche tecniche, si tratta di un orologio con un’estetica elegante: il fondello cassa trasparente lascia intravedere il curatissimo movimento automatico. Il diametro è di 47,5 mm., in pieno trend con le dimensioni un po’ maxi ora tanto in voga. In più aggiungeteci che il prezzo è abbastanza contenuto, circa 3.500 euro.
Per chi non lo sapesse, Longines è un marchio con un grande rapporto prezzo-qualità. Considerate che in una fascia di prezzo abbordabile -intorno a 1.200 euro- potete trovare diversi cronografi molto belli: finiture di cassa pregevoli e sempre con movimento meccanico automatico.
Per chi non volesse un crono e intendesse spendere tra i 600 e i 900 euro, sono interessanti i modelli della serie Heritage Flagship.
I Longines per donna
So a cosa state pensando: e per le donne niente?
Tranquilli, per festeggiare i 130 anni dalla fondazione, nel 1997 è nata la collezione Dolce Vita al femminile.
Ci sono, infatti, una serie di modelli molto belli ed eleganti con bracciale in acciaio e oro, disponibili anche con diamanti, il tutto a prezzi ragionevoli. Pensate che le versioni con pietre non superano 3.500 euro, mentre senza diamanti siamo intorno a 2.000 euro.
Negli anni le collezioni di Longines si sono arricchite sempre di nuovi modelli e la celebre maison ha scelto come testimonial un trio di tennisti di eccezione: Andre Agassi, Stefanie Graf e la nostra mitica Francesca Schiavone.
Longines Conquest Classic
L’ultima collezione dedicata all’uomo è, appunto, quella con l’attore Simon Baker: Longines Conquest Classic, l’ennesima conferma della sobrietà estetica del marchio!
Il prezzo? Per una volta non voglio rovinarvi il gusto della sorpresa, ma vi assicuro che vale la pena farsi un giro in un concessionario Longines per apprezzare i modelli dal vivo. Magari proprio in occasione degli acquisti per questo Natale!
Lo dico spassionatamente -e sapete che non ho peli sulla lingua-, comprando un Longines fate un’ottima scelta: è un marchio che condensa i valori dell’orologeria svizzera e per questo resta intramontabile nel tempo. Credetemi, non è poco in un settore come quello degli orologi in cui ci sono (ahimè) molti fuochi di paglia!
A questo punto non vi resta che andare in esplorazione perché, come recita lo slogan di Longines, elegance is an attitude. E fatemi sapere su cosa è caduta la vostra scelta!
Dimenticavo, se vi capita di incontrare Simon Baker salutatemelo. Calorosamente, mi raccomando.
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Molù questo se incontro Simon te lo saluto, promesso. Non calorosamente come vuoi tu però. Sapevo anche io del cronografo Longines al polso di Lindbergh. Pensa te quante ne so. Fare un placement così fantastico e indimenticabile nel 1933 è solo da grandi. E Longines avrà le lancette un po’ più avanti degli altri. Ma mai avanti quanto le tue perle Molù! #eleganceisanattitude
My darling, che dirti?! Touchè!! Anyway, a quanto pare anche tu non te la cavi male…anche se non sei Simon 😉
che eleganza sì, mi hai proprio incuriosito…
questi pezzi vanno visti….mi hai attirato come un magnete.
Nel tuo post questa volta si respira uno charme contagioso…chissà!!!!
Mia cara Elisabetta, concordo su tutta la linea. Ma a proposito di magneti che attirano, non stavi mica riferendoti anche a Simon Baker?! Fammi sapere come va a finire, anche con Simon ovviamente!
I migliori per me sono Conquest classic devo dire e non per il loro testimonial! Davvero mi sembrano i più belli,mi piace l’abbinamento acciaio ed oro con il nero…sembrerebbe un’abbinamento un pò forte ma rende glamour un oggetto classico…e poi… sa molto di uomo elegante…eeh si, dai, forse il tetimonial
influenza un pò la scelta!;-)
Cara Mary, la tua attenzione ad una eleganza-glam maschile evidenzia una sensibilità estetica che merita un premio, e purtroppo non parlo del testimonial impacchettato sotto l’albero di Natale! Questa settimana sono in arrivo consigli per i regali a noi femminucce, così diamo un aiutino ai maschietti in ansia da prestazione 😉