Sorprendente, non c’è altro aggettivo per raccontare la mia visita a Tarì Mondo Prezioso questo weekend. Ma cominciamo dall’inizio.
Tarì Mondo Prezioso
Dopo l’intervista in esclusiva con il Gen. Maurizio Scoppa – l’a. d. dell’unico polo commerciale della gioielleria nel Sud Italia- mi sono presentata ai tornelli di sicurezza con lo speciale invito alla Fiera Tarì Mondo Prezioso che ho ricevuto.
Sicuramente un ingresso super vip, seguito poi dalla visita ai piani alti della dirigenza de Il Tarì in piacevole compagnia del Gen. Scoppa. Metteteci, poi, che era una splendida giornata di sole campano e capite bene che per una metereopatica come me il buonumore era assicurato!
Il Gen. Scoppa mi informa che quest’anno Tarì Mondo Prezioso è riuscito ad avere 80 aziende espositrici, le quali si aggiungono alle 400 stabilmente presenti nella struttura. Senza dubbio un ottimo risultato in un momento difficile per l’economia nazionale come quello che viviamo.
Le tendenze della gioielleria italiana
Come sempre nelle Fiere dei gioielli, Tarì Mondo Prezioso è stata un’occasione interessante per incontrare alcuni grandi brand italiani e sbirciare alla ricerca di nuove collezioni e trend per questo 2014-2015.
Ammetto che anche Tarì Mondo Prezioso ha confermato le 2 grandi tendenze della gioielleria: da una parte ci sono le creazioni molto importanti con diamanti e pietre preziose, per una clientela ormai un po’ di nicchia (purtroppo!) amante dei gioielli da cassaforte.
Dall’altra parte, non mancano le piccole creazioni della classica gioielleria, dai piccoli ciondoli agli orecchini al lobo, passando per piccoli anelli con diamanti e pietre colorate. Con i prezzi più bassi il pubblico di riferimento diventa più ampio in questo caso, è chiaro.
Quanto alla ricerca nel design, nulla di nuovo, ho ritrovato esposti alcuni gioielli che vi ho già segnalato (il mio solito occhio lungo!). Per esempio, nel grande stand di Giorgio Visconti ho potuto ammirare nuovamente le collezioni Pegaso e Mizar, così come ho rivisto i bellissimi orecchini di Crivelli Glance.
Gianni Carità: e l’oreficeria italiana?
Visitando Tarì Mondo Prezioso sembra proprio che la grande assente alla Fiera sia l’oreficeria italiana, con le creazioni che tanto ci invidiano nel mondo.
Come mai? L’ho chiesto direttamente a Gianni Carità, la guida dell’omonima azienda di famiglia, ma anche il fondatore e Presidente de Il Tarì.
Mi riceve nel suo ufficio e mi spiega quanto la gioielleria Made in Italy sia apprezzata e ricercata nei mercati esteri, tanto che la sua griffe espone anche alle Fiere di Honk Kong, Las Vaegas, Tokio e Parigi. E’ chiaro quanto Gianni Carità creda fermamente nella internazionalizzazione della produzione preziosa italiana e perchè ci abbia investito così tanto per la sua azienda. Mi spiega che all’estero, soprattutto nei mercati asiatici, è necessario molto tempo per costruire un rapporto commerciale stabile e loro sono impegnati da anni in questa direzione.
Gianni Carità sottolinea poi quanto sia necessario che le aziende del settore siano al passo con i tempi e con le richieste del mercato, soprattutto in un momento così delicato per l’economia come quello che stiamo affrontando negli ultimi anni. Solo in questo modo esiste un possibile futuro di crescita, e se crescono le aziende può crescere ancora di più Il Tarì.
Dopo aver visto che molti degli stand di Tarì Mondo Prezioso sono occupati da marchi che non appartengono al mondo e alla cultura della gioielleria, la domanda a Gianni Carità mi nasce spontanea: ma il mercato cosa chiede al mondo dei preziosi?
Gianni Carità mi guarda con gli occhi di chi ha visto, partecipato e contribuito alla storia della gioielleria italiana e mi dice “Il costume del gioiello è cambiato, adesso si producono oggetti che un tempo non avremmo mai pensato di far entrare in una gioielleria”. Sospiro e lui mi sorride, ci siamo capiti.
Ha 3 figli Gianni Carità, lavorano tutti nell’azienda di famiglia e lui non può non guardare avanti, al futuro e mi dice che suo nonno sosteneva che finché ci saranno donne ci saranno gioielli. Ma guarda un po’, anche il Gen. Scoppa mi ha detto la stessa cosa, e visto che anche io sono convinta che abbiano ragione, penso che sia una fortuna essere donna!
Le novità da Tarì Mondo Prezioso
La mia visita a Tarì Mondo Prezioso prosegue negli stand degli espositori ospiti e dopo aver salutato Franco Lipparini di Lipplus e le sue nuove creazioni con resina e farfalle, noto chincaglierie varie dall’ispirazione sacrale (o sacrilega?!) che mi ricordano gli anelli Rosario di Nardelli. Vorrei farla io una preghiera, ma opto per un educato silenzio. Almeno per questa volta.
Ancora spaesata tra oggetti che fino a qualche anno fa era inimmaginabile trovare in una fiera di gioielli, noto che prosegue il trend di usare la resina e l’argento insieme alle pietre naturali. Come sempre quando una novità diventa moda, è difficile purtroppo trovare qualcosa che si distingua veramente sul mercato. Ma se accade, come mi è successo di notare, che questi materiali vengono montati e abbinati a lavorazioni importate direttamente dalla gioielleria, allora sì che le creazioni risultano interessanti dal punto di vista della manifattura. Ma di questo ve ne parlerò un’altra volta se siete curiosi di sapere cosa ho scoperto in questa fiera.
Il Tarì e l’Artigian Design
Durante i miei giri all’interno del Tarì Mondo Prezioso la mia attenzione è stata catturata da Artigian Design, un incubatore di imprese che ruotano intorno alla gioielleria, come mi spiega la coordinatrice progettuale Elena Rivieccio.
Il Tarì Design Lab coinvolge giovani professionisti del mondo del design di gioielli, della grafica e della fotografia che progettano gioielli, realizzano prototipi, sviluppano graphic e virtual design di gioielli per conto delle aziende insediate stabilmente ne Il Tarì, oppure per soggetti esterni.
Mi sembra una bella iniziativa sia per dare una possibilità di lavoro a chi segue la scuola orafa de Il Tarì, sia per creare un ponte di collegamento tra domanda e offerta di lavoro, un tema molto caldo in questo momento nel nostro Paese.
La mia giornata a Tarì Mondo Prezioso è finita, insieme agli operatori del settore prendo parte all’aperitivo organizzato a base di specialità campane. La giornata è ancora molto tiepida, le mozzarelle di bufale ottime, il panuozzo è eccezionale, la birra artigianale accompagnata dai taralli si lascia bere e io penso: e meno male che questa fiera non è aperta al pubblico, altrimenti sai che assalto delle cavallette!
P.S. Se il mondo dei gioielli ti incuriosisce segui le news preziose anche sulla mia pagina Facebook: lo so già che ti laikko un bel po’! 😉
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Complimenti Molu`! Hai portato bellezza e professionalità al Tari` e artigianali design, molto interessante!
Grazie Mery, e ci sono ancora delle novitá in arrivo!!